Bigenitorialità, Idv: “Sostenere i padri separati”
Liguria. A seguito di un colloquio con Mauro Lami, portavoce savonese dell’Associazione per la bigenitorialità “Papà Separati Liguria”, il gruppo regionale di Italia dei Valori interviene sull’argomento per affermare “il sacrosanto diritto di un genitore, spesso relegato al triste ruolo di semplice dispensatore di alimenti, di poter accudire i propri figli, senza subire discriminazioni e distinguo nelle funzioni di cura della prole”.
“Si tratta – spiega la presidente della commissione Pari Opportunità Maruska Piredda – di un’anomalia tutta italiana che porta, a seguito di un divorzio o una separazione, a veder gravato solamente uno dei due genitori, nonostante l’affido condiviso. Non si tratta ovviamente di entrare nel merito delle singole decisioni dei giudici, ma di portare a galla la realtà drammatica di tutti coloro che vivono quotidianamente una situazione di grave disagio psicologico ed economico”.
“Considerato che con la separazione i costi per il mantenimento dei figli raddoppiano, sarebbe opportuno concedere sgravi fiscali anche al genitore presso cui il figlio non risiede abitualmente, ma che deve versare gli alimenti. Ad oggi, ad esempio, un genitore, anche se dimostra di aver adempiuto correttamente al suo dovere di versare gli alimenti, in fase di dichiarazione dei redditi non gli è possibile poter recuperare la detrazione fiscale per figlio a carico. A questo proposito sarà mio impegno, come Presidente della Commissione Pari Opportunità, programmare un’audizione con l’assessore competente e le associazioni che si occupano di queste tematiche affinché si possa, partendo proprio dalla Regione Liguria, attivare un programma serio e articolato a sostegno di una categoria di soggetti che non possono essere lasciati al proprio destino nel disinteresse collettivo”.
“Il bilancio degli ultimi dieci anni – continua il consigliere regionale di Italia dei Valori Stefano Quaini – è impressionante: più di un migliaio di suicidi legati alle tragiche condizioni economiche e psicologiche in cui versano genitori neo separati. Se a questo aggiungiamo l’incremento di domanda presso le mense della Caritas di soggetti che non riescono a sopravvivere economicamente a causa delle stato di indigenza, ma che continuano a sostenere i propri figli per un giusto e rigoroso senso di responsabilità, il quadro che emerge è una realtà sommersa che necessita di un pronto intervento di natura politica e legislativa: migliaia di padri costretti ad esborsi oltre le proprie possibilità e cui spesso viene negato, loro malgrado, il diritto di poter prendersi cura dei propri figli”.
“Naturalmente sappiamo che alcune problematiche non possono essere risolte a livello regionale, ma occorre in ogni caso, e con tutti i mezzi a nostra disposizione, dare un segnale forte a sostegno dei padri separati che versano in situazioni di difficoltà. Potrebbe essere un buon inizio, ad esempio, tendere al superamento di tutti quegli ostacoli che impediscono nei fatti la possibilità ad un genitore separato, normalmente il padre, di accedere alle graduatorie degli alloggi popolari”.