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La Sindrome della madre malevola

Homepage Area Psicologia e dintorni La Sindrome della madre malevola

La Sindrome della madre malevola

Mauro Lami
20 Dicembre 2019
Area Psicologia e dintorni

La Sindrome della madre malevola o Sindrome genitoriale malevola è stata teorizzata dallo psicologo Ira Turkat per descrivere un schema di comportamento anomalo che si manifesta durante o subito dopo il divorzio.

Gli atti di divorzio e di custodia sono spesso eventi stressanti e conflittuali che possono causare un comportamento estremo da parte di coloro che sono coinvolti.

Alcuni casi giudiziari hanno portato a situazioni legate a quella che viene spesso chiamata “Sindrome della madre malevola” o “Sindrome genitoriale malevola”.

Questa sindrome fu inizialmente teorizzata dallo psicologo Ira Turkat per descrivere uno schema di comportamento anomalo durante il divorzio.

È importante notare che la Sindrome della madre malevola o la sindrome genitoriale malevola non è attualmente riconosciuta come un disturbo mentale dalla professione medica.

Piuttosto, la sindrome descrive un tipo di comportamento specifico che si verifica in alcuni casi giudiziari e ha indotto i proponenti a richiedere ulteriori studi e ricerche.

Quando si manifesta questa sindrome, un genitore divorziato cerca di punire l’altro genitore, a volte andando abbastanza lontano da nuocere o privarlo dei propri figli per farlo sembrare cattivo agli occhi dei bambini.

Anche se più comunemente chiamata Sindrome della madre malevola, sia le madri che i padri possono essere capaci di tali azioni.

Caratteristiche della Sindrome della madre malevola

Nella sua discussione iniziale sulla Sindrome della madre malevola, il Dottor Turkat ha cercato di identificare e descrivere una condizione in cui un genitore agisce in modo intenzionale e vendicativo nei confronti dell’altro durante o dopo il divorzio.

La sindrome genitoriale malevola è caratterizzata da quattro criteri principali:
  • Tentativi di punire il genitore divorziato alienando i propri figli dall’altro genitore e coinvolgendo altri in azioni per separare genitore e figli;
  • Cerca di negare la visita dei bambini e la comunicazione con l’altro genitore rispetto al coinvolgimento del bambino in attività come la scuola o extrascolastiche;
  • Mente ripetutamente ai propri figli nonché agli altri e può commettere violazioni di tipo legale;
  • Non soffre di nessun disturbo mentale atto a spiegare queste azioni.
Esempi di genitori malevoli

L’idea di identificare una sindrome o un disturbo mentale per spiegare le azioni di estremo comportamento malevolo dei genitori durante il divorzio deriva dalla presenza di genitori che adottano comportamenti vendicativi in molti casi clinici e legali.

Alcuni di questi comportamenti includono il bruciare la casa di un ex-coniuge, accusare falsamente l’altro genitore di abuso o interferire intenzionalmente con il tempo pianificato dell’altro genitore.

In un particolare esempio che potrebbe rappresentare un’istanza di Sindrome della madre malevola, una mamma disse ai propri figli che non potevano permettersi di mangiare perchè il loro padre aveva speso tutti i loro soldi.

In un altro, un genitore ha ripetutamente omesso informazioni all’altro genitore riguardo alle attività scolastiche, in modo tale che il genitore non potesse partecipare alla vita scolastica del bambino.

In tutte queste azioni, l’intento è di danneggiare l’altro genitore.

Dal punto di vista psicologico, questa situazione produce dei danni sia nel genitore che nel rapporto con il bambino.

In alcuni casi, un genitore che è ripetutamente sottoposto ad atti dolosi da parte del suo ex-coniuge può ritirarsi dalla vita del figlio per evitare ulteriori conflitti.

Un genitore malintenzionato può anche manipolare con successo un bambino, generando in lui/lei antipatia e volendo così trascorrere meno tempo con l’altro genitore.

Conseguenze legali delle azioni malevoli

Molti dei comportamenti associati alla sindrome genitoriale maligna possono avere conseguenze legali e possono costituire violazioni del diritto civile e penale.

Alcune azioni relative alla sindrome della madre malevola possono essere facilmente inquadrate come azioni criminali, come attaccare fisicamente l’altro genitore o danneggiare la sua proprietà.

Privare figli di cibo o denaro, al fine di far sembrare cattivo l’altro genitore potrebbe costituire una forma di abuso sui minori, che può violare sia la famiglia che le leggi penali.

Allo stesso modo, se un genitore malintenzionato mente quando è sotto giuramento, lui o lui può essere accusato del reato di spergiuro.

Altri atti correlati alla sindrome genitoriale maligna possono riguardare violazioni del diritto civile. Ad esempio, negare ad un genitore i diritti di visita ordinati dal tribunale può costituire un’ingiunzione di tempo genitoriale illegale e può comportare multe, consulenze giudiziarie e adeguamenti ai piani di custodia e visita.

Mentire sugli atti dell’altro genitore in un modo che nuoce alla sua reputazione si traduce in lesioni reali tali da costituire un reato di diffamazione.

Il comportamento dannoso di un genitore può anche avere un impatto sui piani di genitorialità e sugli accordi di custodia.

Se un genitore è stato coinvolto in comportamenti alienanti, crudeli o illegali, questa condotta può essere considerata un fattore importante in qualsiasi procedimento per ottenere o regolare la custodia.

Qualora un genitore si trovasse vittima del comportamento vendicativo di un ex coniuge traducendosi nella sindrome della madre malevola o di una sindrome genitoriale maligna, potrebbe essere in grado di modificare gli accordi di custodia e supporto, cercare un consiglio giudiziario per il genitore malevolo o ottenere delle visite supervisionate.

A cura della Dottoressa Giorgia Lauro

Fonte: https://www.psicologi-italiani.it/

Tags: Separazione&Divorzio Cose da sapere Figli Psicologia 2019 Madre malevola
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