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Dott. FRACASSI Emanuela Assessore alle politiche socio sanitarie …….

Homepage News Dott. FRACASSI Emanuela Assessore alle politiche socio sanitarie .......

Dott. FRACASSI Emanuela Assessore alle politiche socio sanitarie …….



Dott. FRACASSI Emanuela - Assessore alle politiche socio sanitarie e della casa del Comune di Genova

Le ho inviato una lettera (raccomandata) in data 13 novembre 2013 chiedendole un aiuto per poter rivedere i miei figli, come consigliatomi dal dott.Capello, collaboratore del precedente assessore.

Dopo quasi un anno Lei non si è degnata di darmi una risposta scritta, di incontrarmi, di corrispondere via mail o parlarmi al telefono, né di affidare il controllo approfondito della situazione e dell’operato dei suoi sottoposti ad un suo collaboratore fidato.

La mancanza di rispetto nei confronti di un cittadino vessato dal servizio da lei diretto è ancor più grave per la presenza e il coinvolgimento di bambini che sono orfani del loro papà da tre anni.

Mi sono reso conto a spese mie e dei miei figli che esistono nelle attività del comune di Genova zone d’ombra dove la trasparenza e i diritti del cittadino sono calpestati.

La mancanza della Carta dei servizi e di Linee guida di comportamento degli assistenti sociali consente a tali operatori comunali di agire nella più completa impunità e senza il benchè minimo controllo.

Ho constatato che negli uffici di cui Lei è responsabile il genere maschile è, per usare un eufemismo, vittima di pregiudizi. Probabilmente c’è un adeguamento al clima generale del paese dove per uno stesso reato ( omicidio ) sono previste pene diverse a seconda del genere a cui si appartiene.

Gli stessi tribunali adottano interpretazioni, per quanto riguarda il diritto di famiglia, palesemente sfavorevoli ai padri ( nel 96% delle separazioni giudiziali i figli sono collocati presso la madre e la casa viene assegnata alla madre ).

Gli uomini vengono obbligati a pagare assegni di mantenimento figli, alimenti alla moglie, mutui per la casa, spese straordinarie figli che arrivano fino al 70% del loro stipendio. Il mancato pagamento anche temporaneo comporta gravi conseguenze penali senza minimamente considerare se il padre non sa dove abitare, cosa mangiare, dove incontrare i figli, se ha perso il lavoro o è in cassa integrazione.

Alla società italiana dei padri separati non interessa nulla.

Nel suo caso il disinteresse e la mancanza di controllo dell’operato degli assistenti sociali coinvolge i minori e questo è gravissimo.

Il suo assessorato ha il triste primato dei minori allontanati dalla famiglia e dai genitori con una grave incidenza economica sul bilancio comunale e conseguenze drammatiche per migliaia di famiglie di padri e di figli dal punto di vista affettivo.

Sviluppi psicologici poco equilibrati determinati dall’assenza della figura paterna nelle varie fasi della crescita saranno a carico della società del domani.

Spero voglia riflettere su questi concetti e rivedere insieme a me la posizione della mia famiglia.

Mi permetto di riferirle un giudizio di un esperto educatore durante un convegno : le Assistenti Sociali non devono considerarsi supereroine che liberano il mondo dal male ma aiutare ogni singolo padre e madre ad essere un genitore migliore con un atteggiamento collaborativo e costruttivo tutto il contrario di quello che avviene oggi.

Genova, 4 settembre 2014 Massimo Lambiase Direttivo Papà Separati Liguria  
Tags: Violenza Politici Servizi Sociali

Dott. FRACASSI Emanuela Assessore alle politiche socio sanitarie …….

Redazione
5 Settembre 2014
News

Dott. FRACASSI Emanuela – Assessore alle politiche socio sanitarie e della casa del Comune di Genova

Le ho inviato una lettera (raccomandata) in data 13 novembre 2013 chiedendole un aiuto per poter rivedere i miei figli, come consigliatomi dal dott.Capello, collaboratore del precedente assessore.

Dopo quasi un anno Lei non si è degnata di darmi una risposta scritta, di incontrarmi, di corrispondere via mail o parlarmi al telefono, né di affidare il controllo approfondito della situazione e dell’operato dei suoi sottoposti ad un suo collaboratore fidato.

La mancanza di rispetto nei confronti di un cittadino vessato dal servizio da lei diretto è ancor più grave per la presenza e il coinvolgimento di bambini che sono orfani del loro papà da tre anni.

Mi sono reso conto a spese mie e dei miei figli che esistono nelle attività del comune di Genova zone d’ombra dove la trasparenza e i diritti del cittadino sono calpestati.

La mancanza della Carta dei servizi e di Linee guida di comportamento degli assistenti sociali consente a tali operatori comunali di agire nella più completa impunità e senza il benchè minimo controllo.

Ho constatato che negli uffici di cui Lei è responsabile il genere maschile è, per usare un eufemismo, vittima di pregiudizi. Probabilmente c’è un adeguamento al clima generale del paese dove per uno stesso reato ( omicidio ) sono previste pene diverse a seconda del genere a cui si appartiene.

Gli stessi tribunali adottano interpretazioni, per quanto riguarda il diritto di famiglia, palesemente sfavorevoli ai padri ( nel 96% delle separazioni giudiziali i figli sono collocati presso la madre e la casa viene assegnata alla madre ).

Gli uomini vengono obbligati a pagare assegni di mantenimento figli, alimenti alla moglie, mutui per la casa, spese straordinarie figli che arrivano fino al 70% del loro stipendio. Il mancato pagamento anche temporaneo comporta gravi conseguenze penali senza minimamente considerare se il padre non sa dove abitare, cosa mangiare, dove incontrare i figli, se ha perso il lavoro o è in cassa integrazione.

Alla società italiana dei padri separati non interessa nulla.

Nel suo caso il disinteresse e la mancanza di controllo dell’operato degli assistenti sociali coinvolge i minori e questo è gravissimo.

Il suo assessorato ha il triste primato dei minori allontanati dalla famiglia e dai genitori con una grave incidenza economica sul bilancio comunale e conseguenze drammatiche per migliaia di famiglie di padri e di figli dal punto di vista affettivo.

Sviluppi psicologici poco equilibrati determinati dall’assenza della figura paterna nelle varie fasi della crescita saranno a carico della società del domani.

Spero voglia riflettere su questi concetti e rivedere insieme a me la posizione della mia famiglia.

Mi permetto di riferirle un giudizio di un esperto educatore durante un convegno : le Assistenti Sociali non devono considerarsi supereroine che liberano il mondo dal male ma aiutare ogni singolo padre e madre ad essere un genitore migliore con un atteggiamento collaborativo e costruttivo tutto il contrario di quello che avviene oggi.

Genova, 4 settembre 2014

Massimo Lambiase

Direttivo Papà Separati Liguria

 

Tags: Violenza Politici Servizi Sociali
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