Parlare male ai propri figli dell" />

Parlare male ai propri figli dell" />

Parlare male ai propri figli dell" />

Papà separati Liguria
  • Associazione
  • Servizi
  • Approfondimenti
  • News
  • Login

PRONTO GENITORE +39 333 6956952    CONTATTI          Canale YouTube

Papà separati Liguria
  • Associazione
    • Papà Separati Liguria A.P.S.
    • Gallery
  • Partners
  • Servizi
    • Pronto Genitore
    • Sportello della BiGenitorialità
    • Mediazione familiare
    • Rivalutazione assegno mantenimento
    • Sostegno psicologico
    • Banco alimentare
    • Sportello Fiscale
    • Self Helping
    • Gruppi AMA (Auto Mutuo Aiuto)
    • Calcolo liquidazioni legali
  • Approfondimenti
    • Biblioteca
    • Cassazione
    • Documentazione
    • Leggi e Codici
    • Poesie
    • Registro della BiGenitorialità in Liguria
    • Le ricette di papà
  • Eventi
    • Tutti gli eventi
    • Appuntamento
    • Sportello BiGenitorialità
  • News
  • Login
  • Sostienici
    • Dona ora
    • 5×1000
    • Contribuisci
    • Aderisci
  • Dona ora

N.7452/12 – Parla male del papà deve risarcire i danni

Homepage Area Psicologia e dintorni Alienazione N.7452/12 - Parla male del papà deve risarcire i danni


Se la ex moglie parla male del papa ai figli deve risarcire i danni

Parlare male ai propri figli dell’altro genitore, dopo la separazione, può far scattare, a favore di quest’ultimo e del figlio stesso, il risarcimento del danno. I figli non sono strumenti attraverso i quali canalizzare il proprio odio nei confronti dell’ex; non sono uno strumento di ritorsione per un matrimonio mal riuscito. I bambini sono casse di risonanza e tutte le emozioni in loro si amplificano.Consapevole di ciò, la Cassazione - con una sentenza originale e quasi storica – ha voluto punire severamente la condotta di una madre che aveva mostrato così tanta acredine nei confronti dell’ex marito – sino al punto da accusarlo ingiustamente di aver abusato della figlia – da generare in quest’ultima la sindrome da alienazione genitoriale (cosiddetta PAS, parental alienation syndrome).

La donna così è stata condannata dal tribunale di primo grado – sentenza confermata sino in Cassazione [1] – a un risarcimento esemplare: 15 mila euro nei confronti dell’uomo e 20 mila per la bimba. La sentenza affronta, forse per la prima volta, lo spinoso problema di una condotta assai ricorrente nelle quattro mura domestiche, ma che difetta purtroppo di testimoni se non la psiche martoriata dei bambini. Il bambino che qui diventa, insieme all’altro genitore, titolare del diritto a essere risarcito dal danno così provocatogli. Ne abbiamo voluto parlare con Sheyla Bobba, sensibile al tema della separazione e da noi più volte intervistata in occasione del suo libro: “Post Scriptum” (ne abbiamo parlato in questo articolo: “L’armata dei padri contro Erode”). “Trovo sensazionale che, finalmente, se ne cominci a parlare in termine di “danno ai figli”. Non ne potevo più di sentire madri/padri che si infuriavano perché “lei/lui fa la PAS ai nostri figli, distrugge la mia immagine ai loro occhi”. Il danno psicologico che è causato in un bambino vittima del brain washing è più grande di qualsiasi immagine rovinata. É stato già appurato come la crescita dei bambini, coinvolti nelle separazioni, sia facilmente compromessa; DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), bullismo, patologie psicosomatiche ed altri riflessi non sono sindacabili. Esistono, sono contemplati e riconosciuti, cosa che non è per la PAS; la presunta sindrome è infatti assente nel DSM IV e per tanto i “sostenitori” di Gadner, padre della teoria, si ritrovano con pochi “mezzi” a disposizione davanti alle critiche e rivendicazioni di chi invece ha modo di sostenere che la PAS non esiste. Personalmente, non essendo psicologa, psichiatra né tanto meno psicoterapeuta, ritengo che esista un abominevole comportamento che, nella maggior parte dei casi, è l’arma con la quale le madri si oppongono ad un sano rapporto tra padre e figli. La chiamerei cattiveria, non PAS che è invece il nome che darei al “manuale” dove raccogliere tutte le “sindromi, disturbi e cattiverie” che i genitori fanno sui figli per esercitare un loro qualche potere. Ad esempio, metterei la sindrome di Medea, la sindrome di Stoccolma, la sindrome di Munchausen per procura… e purtroppo, molte altre! Non parlo da professionista, solo per esperienza diretta”.

N.7452/12 – Parla male del papà deve risarcire i danni

Redazione
23 Novembre 2012
Alienazione

Se la ex moglie parla male del papa ai figli deve risarcire i danni

Parlare male ai propri figli dell’altro genitore, dopo la separazione, può far scattare, a favore di quest’ultimo e del figlio stesso, il risarcimento del danno.
I figli non sono strumenti attraverso i quali canalizzare il proprio odio nei confronti dell’ex; non sono uno strumento di ritorsione per un matrimonio mal riuscito. I bambini sono casse di risonanza e tutte le emozioni in loro si amplificano.Consapevole di ciò, la Cassazione – con una sentenza originale e quasi storica – ha voluto punire severamente la condotta di una madre che aveva mostrato così tanta acredine nei confronti dell’ex marito – sino al punto da accusarlo ingiustamente di aver abusato della figlia – da generare in quest’ultima la sindrome da alienazione genitoriale (cosiddetta PAS, parental alienation syndrome).

La donna così è stata condannata dal tribunale di primo grado – sentenza confermata sino in Cassazione [1] – a un risarcimento esemplare: 15 mila euro nei confronti dell’uomo e 20 mila per la bimba.

La sentenza affronta, forse per la prima volta, lo spinoso problema di una condotta assai ricorrente nelle quattro mura domestiche, ma che difetta purtroppo di testimoni se non la psiche martoriata dei bambini. Il bambino che qui diventa, insieme all’altro genitore, titolare del diritto a essere risarcito dal danno così provocatogli.

Ne abbiamo voluto parlare con Sheyla Bobba, sensibile al tema della separazione e da noi più volte intervistata in occasione del suo libro: “Post Scriptum” (ne abbiamo parlato in questo articolo: “L’armata dei padri contro Erode”).

“Trovo sensazionale che, finalmente, se ne cominci a parlare in termine di “danno ai figli”. Non ne potevo più di sentire madri/padri che si infuriavano perché “lei/lui fa la PAS ai nostri figli, distrugge la mia immagine ai loro occhi”. Il danno psicologico che è causato in un bambino vittima del brain washing è più grande di qualsiasi immagine rovinata.
É stato già appurato come la crescita dei bambini, coinvolti nelle separazioni, sia facilmente compromessa; DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), bullismo, patologie psicosomatiche ed altri riflessi non sono sindacabili. Esistono, sono contemplati e riconosciuti, cosa che non è per la PAS; la presunta sindrome è infatti assente nel DSM IV e per tanto i “sostenitori” di Gadner, padre della teoria, si ritrovano con pochi “mezzi” a disposizione davanti alle critiche e rivendicazioni di chi invece ha modo di sostenere che la PAS non esiste.
Personalmente, non essendo psicologa, psichiatra né tanto meno psicoterapeuta, ritengo che esista un abominevole comportamento che, nella maggior parte dei casi, è l’arma con la quale le madri si oppongono ad un sano rapporto tra padre e figli. La chiamerei cattiveria, non PAS che è invece il nome che darei al “manuale” dove raccogliere tutte le “sindromi, disturbi e cattiverie” che i genitori fanno sui figli per esercitare un loro qualche potere. Ad esempio, metterei la sindrome di Medea, la sindrome di Stoccolma, la sindrome di Munchausen per procura… e purtroppo, molte altre! Non parlo da professionista, solo per esperienza diretta”.

Prec
Assegno di mantenimento: come si calcola?
Succ
DDL 3390 (violenza alle donne): ….

Related Articles

N.1935/22 - Il genitore che manipola i figli decade dalla responsabilità genitoriale

La Cassazione (ord. n. 19305/2022, pub. il 15.06.2022) ribadisce che decade...

Le trappole mentali dell'alienazione parentale Dott. Marco Pingitore e Dott.sa Alessia Mirabelli

  [media_video url="https://youtu.be/qpY2iHtxSpo" width="300" height="200" __fw_editor_shortcodes_id="221c88a5d30bd6c16add3d3bf82ee701" _fw_coder="aggressive"][/media_video]

Articoli recenti

  • Bibbiano 16 luglio 2022 ” Per non dimenticare” martedì, 19, Lug
  • Intervento in senato WebTV MauroLami 20-5-2022 domenica, 10, Lug
  • I limiti della competenza del giudice nella determinazione dell’assegno di mantenimento mercoledì, 6, Lug
  • Un padre è sempre un modello, che lo voglia o no lunedì, 4, Lug
  • N.1935/22 – Il genitore che manipola i figli decade dalla responsabilità genitoriale venerdì, 1, Lug

Categorie

Archivi

Tag

2004 2009 2020 Aassegno Unico Affido materialmente condiviso Arte Associazioni Case famiglia Centro antiviolenza Casper Colibri Coordinazione genitoriale Coppie Miste Corte d'appello DDL735 Denuncia Dott. Marco Pingitore Dott. Paolo Crepet Dott. Vittorio Vezzetti Estero Europa Femminicidio Festa della donna 8 marzo Frequentazione Giustizia Interviste Laura Sergi Leggi Mediazione familiare Mondo gay Musica Nonni&Nipoti Ordine psicologi Paternità Presidente della Repubblica Proposte di legge Reddito Cittadinanza Risarcimento Sacra rota Salute Sciopero della fame Sergio Nardelli Sottrazione Minore Stalking e Stolker Suicidio&Omicidio Timperi
Papa separati Liguria A.P.S. bigenitorialità
Papà Separati Liguria A.P.S.

Via Aurelia 100/3 – Vado Ligure (SV)
Da lunedì a venerdì h 17:00 – 19:00
(su appuntamento)
info@papaseparatiliguria.it
C.F. 92088700098

Pronto Genitore

Ti stai separando e hai bisogno di un consiglio?

+39 333 6956952
Papa separati liguria, bigenitorialita
Cookies | Privacy
  • Accedi
  • Registrati
Password dimenticata?
Hai perso la tua password? Inserisci il tuo nome utente o il tuo indirizzo email. Riceverai tramite email un link per creare una nuova password.
CercaNewsAccedi
martedì, 19, Lug
Bibbiano 16 luglio 2022 ” Per non dimenticare”
domenica, 10, Lug
Intervento in senato WebTV MauroLami 20-5-2022
mercoledì, 6, Lug
I limiti della competenza del giudice nella determinazione dell’assegno di mantenimento
lunedì, 4, Lug
Un padre è sempre un modello, che lo voglia o no
venerdì, 1, Lug
N.1935/22 – Il genitore che manipola i figli decade dalla responsabilità genitoriale
martedì, 28, Giu
N.15148/22 – Va risarcito un figlio che cresce senza padre per decisione delle istituzioni? di Marino Maglietta

Welcome back,

Pronto Genitore