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Gli assegni di mantenimento, per il nuovo Isee, sono reddito

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ROMA – Gli assegni di mantenimento, per il nuovo Isee, sono reddito, anche quando non vengono versati da oltre un anno: è uno dei “paradossi” originati dal nuovo misuratore economico, che se da un lato cerca di “stanare i furbetti”, dall'altro rischia di danneggiare chi ha davvero bisogno di accedere a servizi e supporti. Così, dopo la levata di scudi delle persone con disabilità, che contro il nuovo Isee hanno presentato ricorso, ora c'è la storia di R., mamma di tre figli piccoli, un lavoro part-time e un marito che l'ha lasciata ormai tre anni e mezzo fa e che da più di un anno ha smesso di versarle i contributo per il mantenimento dei figli. Nuovo Isee, lettera della Ledha: "Vogliamo pagare il giusto"Nuovo Isee, indennità ai disabili sono reddito? La sentenza il 3 dicembre

“Ho avuto una convivenza durata oltre 15 anni dalla quale sono nati tre figli, due gemelli di anni e il fratello maggiore di 11 – ci racconta - Il padre dei bambini ha lasciato la nostra casa nel maggio 2012. Nel gennaio 2013 il tribunale di Belluno ha stabilito che versasse un contributo di mantenimento di 1650 euro al mese, più il 60% delle spese straordinarie, sanitarie e scolastiche”. E così è stato - “a parte le spese straordinarie”, precisa R. - fino a circa un anno fa: “Si è trasferito in Portogallo con la sua nuova famiglia e, da agosto 2014. non ha più versato il contributo dovuto e non paga più il mutuo della casa in cui abitiamo: rischiamo di trovarci presto in mezzo alla strada, visto che io ho un lavoro part-time e a malapena riesco a mantenere i miei tre bambini”, racconta R., che nell'ottobre 2014 ha presentato un esposto alla procura del tribunale di Belluno.

Ora, la situazione rischia di aggravarsi: “Nell'attestazione Isee del 20 maggio 2014, sono stati conteggiati gli assegni di mantenimento dei figli relativi al 2013”, riferisce Renata, che con una simile attestazione non avrebbe accesso alle diverse agevolazioni previste per i bambini, relative sopratutto alla scuola e allo sport. “Mi sono quindi rivolta al Caf per chiedere l'Isee corrente, relativo cioè alla situazione attuale, visto che il reddito è decisamente inferiore. Ma mi è stato detto che non è possibile, perché il ricalcolo è previsto solo in caso di diminuzione del reddito per mutata condizione lavorativa”.

Disperata, Renata si è quindi rivolta direttamente al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, chiedendo una soluzione al suo problema. La risposta, però, è stata la stessa: “per richiedere l'Isee corrente è necessaria una variazione della situazione lavorativa per uno o più componenti il nucleo familiare”. Si dovrà quindi attendere il 2016, perché allora sì “l'Isee ordinario terrà conto dell'effettiva situazione economica da Lei rappresentata”, assicura il ministero nella lettera di risposta trasmessa a Renata. Nel frattempo, “si ritiene che l'ente erogatore delle prestazioni che intende richiedere possa valutare la sua situazione reddituale specifica sulla base della documentazione in suo possesso”, suggerisce ancora il ministero. In altre parole, occorrerà attendere un anno perché l'Isee rispecchi l'effettiva situazione economica di questa famiglia: nel frattempo, agevolazioni per servizi e sostegni sono demandati al “buon cuore” dell'ente erogatore. (cl)

Fonte: http://www.redattoresociale.it/

Tags: Mantenimento ISEE

Gli assegni di mantenimento, per il nuovo Isee, sono reddito

Redazione
22 Settembre 2015
Mantenimento, Corte di Cassazione

ROMA – Gli assegni di mantenimento, per il nuovo Isee, sono reddito, anche quando non vengono versati da oltre un anno: è uno dei “paradossi” originati dal nuovo misuratore economico, che se da un lato cerca di “stanare i furbetti”, dall’altro rischia di danneggiare chi ha davvero bisogno di accedere a servizi e supporti. Così, dopo la levata di scudi delle persone con disabilità, che contro il nuovo Isee hanno presentato ricorso, ora c’è la storia di R., mamma di tre figli piccoli, un lavoro part-time e un marito che l’ha lasciata ormai tre anni e mezzo fa e che da più di un anno ha smesso di versarle i contributo per il mantenimento dei figli. Nuovo Isee, lettera della Ledha: “Vogliamo pagare il giusto”Nuovo Isee, indennità ai disabili sono reddito? La sentenza il 3 dicembre

“Ho avuto una convivenza durata oltre 15 anni dalla quale sono nati tre figli, due gemelli di anni e il fratello maggiore di 11 – ci racconta – Il padre dei bambini ha lasciato la nostra casa nel maggio 2012. Nel gennaio 2013 il tribunale di Belluno ha stabilito che versasse un contributo di mantenimento di 1650 euro al mese, più il 60% delle spese straordinarie, sanitarie e scolastiche”. E così è stato – “a parte le spese straordinarie”, precisa R. – fino a circa un anno fa: “Si è trasferito in Portogallo con la sua nuova famiglia e, da agosto 2014. non ha più versato il contributo dovuto e non paga più il mutuo della casa in cui abitiamo: rischiamo di trovarci presto in mezzo alla strada, visto che io ho un lavoro part-time e a malapena riesco a mantenere i miei tre bambini”, racconta R., che nell’ottobre 2014 ha presentato un esposto alla procura del tribunale di Belluno.

Ora, la situazione rischia di aggravarsi: “Nell’attestazione Isee del 20 maggio 2014, sono stati conteggiati gli assegni di mantenimento dei figli relativi al 2013”, riferisce Renata, che con una simile attestazione non avrebbe accesso alle diverse agevolazioni previste per i bambini, relative sopratutto alla scuola e allo sport. “Mi sono quindi rivolta al Caf per chiedere l’Isee corrente, relativo cioè alla situazione attuale, visto che il reddito è decisamente inferiore. Ma mi è stato detto che non è possibile, perché il ricalcolo è previsto solo in caso di diminuzione del reddito per mutata condizione lavorativa”.

Disperata, Renata si è quindi rivolta direttamente al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, chiedendo una soluzione al suo problema. La risposta, però, è stata la stessa: “per richiedere l’Isee corrente è necessaria una variazione della situazione lavorativa per uno o più componenti il nucleo familiare”. Si dovrà quindi attendere il 2016, perché allora sì “l’Isee ordinario terrà conto dell’effettiva situazione economica da Lei rappresentata”, assicura il ministero nella lettera di risposta trasmessa a Renata. Nel frattempo, “si ritiene che l’ente erogatore delle prestazioni che intende richiedere possa valutare la sua situazione reddituale specifica sulla base della documentazione in suo possesso”, suggerisce ancora il ministero. In altre parole, occorrerà attendere un anno perché l’Isee rispecchi l’effettiva situazione economica di questa famiglia: nel frattempo, agevolazioni per servizi e sostegni sono demandati al “buon cuore” dell’ente erogatore. (cl)

Fonte: http://www.redattoresociale.it/

Tags: Mantenimento ISEE
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3 risposte aggiunte

  1. Fabio 9 Novembre 2015

    pago un assegno di mantenimento a mio figlio nato da un precedente matrimonio poi annullato. Posso detrarre la cifra che verso dal reddito della mia nuova famiglia ai fini Isee?

  2. Redazione
    Redazione 11 Novembre 2015

    L’assegno di mantenimeno per i figli non è detraibile. Per quanto riguarda l’isee dovrebbe essere

  3. Redazione
    Redazione 11 Novembre 2015

    L’assegno di mantenimento per i figli non è detraibile. Per quanto riguarda l’isee dovrebbe essere

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